Sabato 10 aprile militari afgani e della coalizione internazionale hanno attaccato il Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah e portato via membri dello staff nazionale e internazionale. Tra questi ci sono tre cittadini italiani: Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani.Da qualche giorno dalla HomePage di
Emergency.it è possibile firmare un appello per dare il proprio appoggio e la propria solidarietà a questa grande ONG che da oltre 10 anni presta cure a chiunque ne abbia necessità senza fare alcuna distinzione.
Emergency ha ancora una volta bisogno di noi, di tutti noi, perche' il supporto non può e non deve essere solo economico (
Come sostenere Emergency).
Firmando questo appello vi aggiungete alle già oltre 20mila persone che lo hanno sottoscritto, tra cui
tanti nomi noti, che danno la loro totale solidarietà alla causa di Emergency ed il suo operato in tutto il mondo.
Emergency è attivo in tutte le zone più critiche del pianeta, laddove Croce Rossa, Chiesa, Unicef e palle simili scappano, loro sono i primi ad entrarvi per operare solo nel segno della solidarietà con le vite di civili, donne e bambini.
Ora Emergency si trova a dover affrontare una prova nuova, quella delle accuse delle forze
amiche che spesso sono state bersaglio di forti critiche da parte dell'amico
Gino Strada.
Questo sito e colui che lo gestisce ha sempre dato piena fiducia all'operato di questa ONG e invita i suoi lettori a leggere l'appello e, se convinti, di sottoscriverlo, oltre che farne girare la notizia perche' le firme si possano moltiplicare.
Il Centro chirurgico di Lashkar-gah, capoluogo della provincia meridionale di Helmand, è stato aperto nel settembre 2004 per portare cure alle vittime della guerra e delle mine antiuomo.
Il Centro, dedicato al giornalista e uomo di pace Tiziano Terzani, garantisce assistenza chirurgica di alta qualità alla popolazione di un'area molto vasta, dove non esistono altre strutture sanitarie gratuite.
Si consideri che in poco più di 5 anni in questo ospedale ci sono stati oltre 15mila operazioni chirurgiche e circa 60mila visite ambulatoriali.
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