Odio profondamente questa Informazione da Terzo Mondo.Ieri la Maggioranza è andata
sotto al Senato più volte su argomenti minori. La notiziona per qualsiai testata giornalistica nazionale e locale era solo ed unicamente questo fatto.
Ma nessuno ha il minimo interesse a sapere chi ha votato cosa e perche' l'ha votato?
Dal conto mio ero molto interessato all'emendamento sul Digital Divide (per chi vuole sapere cos'è, da
Wikipedia).Partiamo da ciò che sembra interessare di più il popolo italiano: il
Ponte sullo Stretto di Messina.
L'Aula del Senato ha bocciato l'emendamento che proponeva lo scioglimento della società guidata da Pietro Ciucci, creata per seguire i lavori del Ponte. Un Ponte che non si farà MAI se non in un futuro davvero lontano nei decenni. Perche' non si farà lo sanno tutti: non è geologicamente, ingegneristicamente, economicamente fattibile. Si trattava di una proposta nata sull'onda della riduzione degli sprechi legati ai
costi della politica alimentati da strutture pubbliche oramai senza una missione precisa, come la Stretto di Messina che
costa 34 milioni l'anno per un contratto stipulato con il passato governo di Centro-Destra.
Il Senato ha detto no anche ad un'altra proposta che si proponeva di ridurre i costi esponenziali delle amministrazioni, quella che estendeva la cancellazione della Scuola della Pubblica Amministrazione, ad altre strutture pubbliche per la formazione del personale. Per risparmiare si proponeva di fonderle in una sola Agenzia per la Formazione.
Insomma, tutti si lamentano degli alti costi dello Stato ma quando si vuole risparmiare si vota
NO. Molti
destrorsi ne sono pure contenti.
Il buon Di Pietro ha votato contro lo scioglimento della società Stretto di Messina Spa per il rischio che questa chieda una penale allo Stato di 500 milioni di euro. Bene. Continuiamo a dargliene 34 all'anno sicuramente per un progetto che nessuno di noi vedrà mai realizzato e per cui l'Italia intera ne può fare a meno. Da intendersi che questi 34 milioni all'anno potranno solo aumentare come hanno fatto di anno in anno da quando è stato firmato il contratto!
Infine passiamo all'Emendamento relativo il Digital Divide.
Intanto non ho trovato da nessuna parte su internet uno stralcio del contenuto di questo emendamento. Nessun telegiornale, che io sappia, ha trattato anche limitatamente questo argomento. Poco importa evidentemente eppure si parla di un progetto molto ampio e di soldi statali che verranno utilizzati per il suo finanziamento.
Il Digital Divide è qualcosa che colpisce almeno metà della popolazione italiana: è il Divario Digitale all'interno del paese tra coloro che possono accedere alle nuove tecnologie (ADSL, Digitale Terrestre). Il passato Governo ha interpretato la lotta al Digital Divide con la distribuzione di stanziamenti per l'acquisto di Decoder Digitali Terrestri; senza riflettere però che forse era più utile
diffondere il servizio sul territorio nazionale o riflettendo sul fatto che stava buttando soldi finanziando un servizio già vecchio (
su questo dovrò scrivere un altro articolo). Ha finanziato il Digitale Terrestre ma non ha finanziato la diffusione del Digitale Satellitare, la diffusione di Internet. Il passato governo aveva un'idea davvero contorta di "
innovazione tecnologica" evidentemente, visto che tutto il pianeta vede nel futuro quasi unicamente Internet e le sue mille applicazioni.
Questo governo sembra voler invece puntare su tutta l'idea di innovazione, finanziando poco ma tutti i servizi possibili.
In fin dei conti: questo emendamento bocciato, ha fatto notizia perche' bocciato, ma per molti avrebbe potuto voler dire
innovazione.
Ringraziamo un'altra volta i nostri
senatori che per le loro lotte interne non pensano
MAI al bene dell'Italia.
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