Myanmar, ex-Birmania, i monaci Buddisti sono scesi in piazza per reclamare la Democrazia.
Sono oramai alcuni giorni che, prima decine di migliaia di monaci buddisti, poi gli studenti ed infine semplici civili, stanno protestando pacificamente per ottenere la
democrazia che manca dal Myanmar da quasi 45 anni. I monaci sono partiti dalla celebre pagoda di Shwedagon, che da 20 anni è il cuore di ogni protesta di piazza in Myanmar e portano in piazza anche il simblo del pavone da combattimento: l'emblema usato dagli studenti birmani nella rivolta del 1988 che fu repressa nel sangue dalla giunta militare attualmente al potere facendo oltre 3000 vittime.
Fa un po' sorridere, per quanto si possa sorridere in queste circostanze, che questa manifestazione e questo desiderio di
democrazia siano sorti in seguito all'aumento dei carburanti (+70% benzina, +100% diesel e gas compresso da cucina e per autobus +500%) come se solo quando si toccano i portafogli la gente (anche i monaci evidentemente) decide di scendere in piazza.
Nonostante diverse camionette di militari continuino a
consigliare ai bonzi ed ai civili di ritirare la loro protesta limitando qualsiasi intervento, nessuno di questi ha ancora accennato alla rinuncia anzi, ogni momento che passa la manifestazione conta sempre più gente, compresa il Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi che dovrebbe rimanere agli arresti domiciliari, in più località della Birmania contando nelle ultime ore circa mezzo milione di manifestanti (oltre 100mila a Rangoon, oltre 100mila a Pakokku, oltre 120mila a Sittwe più tanti altri in località minori dello Stato).
Questo sito appoggia i Monaci Buddisti e tutta la popolazione Birmana che è scesa in piazza reclamando ciò che è solo un suo diritto: la democrazia.Per chi volesse saperne di più su questo lontano Stato ecco alcune informazioni che possono dare un'idea:
Il Myanmar si chiama così dal 19 giugno 1989, prima di allora era Birmania (Burma in inglese) ed attualmente è sotto il regime di Than Shwe che ha preso il potere nel 1992 dopo le dimissioni di Saw Maung a seguito della nomina da parte dei 21 componenti del "
Consiglio della restaurazione della legge e dell'ordine nello stato", la giunta militare che nel 1988 ha effettuato il Colpo di Stato.
Non che prima del 1988 nello Stato Birmano regnasse la serenità e libertà ma da allora le promesse e la propoganda della nuova Giunta non sono mai state seguite da fatti concreti per migliorare la situazione economica dello Stato che si è vista sanzionare più volte dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea per la violazione dei principali diritti umani: in Birmania esiste ancora una forma di schiavitù "
statale" per cui si può essere chiamati ai lavori forzati nel caso lo Stato ne abbia bisogno ed ai quali non ci si può rifiutare.
Nonostante venga ancora riconosciuta come capitale Rangoon, la giunta militare ha spostato gli uffici amministrativi dello Stato a Naypyidaw, poco lontano, per evitare una ripetizione di eventi simili a quelli del 1988 in quanto la città è più piccola (circa 100mila abitanti) e più controllabile militarmente.
Tutto il Myanmar (che in realtà si chiama
Pyidaungzu Myanmar Naingngandaw) conta circa 51milioni di abitanti, anche se i dati sono raramente aggiornati e con un ampio margine di errore, con un PIL procapite pari a circa un ventesimo di quello italiano ed in caduta libera di anno in anno tanto da esser declassato a
Paese del Quarto Mondo che raccoglie solo i paesi più poveri del pianeta: indicativamente si raccolgono nel Quarto Mondo i Paesi in cui la popolazione vive mediamente con meno di un dollaro al giorno.
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