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mag08ven
Sfogo contro Ipocrisia e Ignoranza
Di Silgmaris Silgmaris (in Crazy Italy, letto 29023 volte)

warning
ATTENZIONE!
Stai leggendo un articolo scritto 5439 giorni fa, le informazioni contenute potrebbero non essere aggiornate!!
Devo inchinarmi al saper scrivere di chi riesce ad esprimere i miei stessi pensieri meglio di quanto io riesca a pensarli.
E' una cosa che non amo fare ma talvolta mi vedo costretto a riportare articoli altrui perche', pur essendo esattamente ciò che penso io, vedo gli stessi miei pensieri espressi al meglio. Questa volta, riporto due pezzi di articolo tratti dal blog di Beppe Grillo.
Non prendetela per mia propaganda personale, non pensate voglia solo divulgare pensiero altrui; quanto scritto è ciò che ogni giorno, da anni, sto meditando e mi sta sempre più dando fastidio nel vivere in questa società.
E' ipocrisia. Sono, siamo circondati dall'ipocrisia, nauseabonda e vomitevole ipocrisia, ma non è solo questa... è anche ignoranza, tanta ignoranza, ma anche voglia di rimanere nell'ignoranza, che è la peggior cosa!Ogni giorno, dalla caduta della prima repubblica, ho sempre più la sensazione che siamo diretti verso una nuova rivoluzione, perche' io personalmente sono stanco di sentirmi preso per il culo tutti i giorni e so che non sono da solo: siamo sempre di più le persone stanche di sentirsi prese per il culo. Presi per il culo poi spesso da gente che usa i suoi due neuroni per guardare cazzate in TV e giudicare questa società con il cervello di una gallina imbevuta dalle parole di giornalisti come Mimun, Fede (oibò... "giornalista"), Belpietro, Vespa...
Voglio diventare cinico e bastardo, voglio dimenticarmi i buoni propositi della convivenza e tolleranza perche' non sono più il mezzo giusto per raggiungere la serenità d'animo per me e la mia famiglia e i miei discendenti. Sono stufo di questo perbenismo obbligato, sono diventato razzista, fondamentalista e incazzato. Non ho più voglia di aver rispetto per chi giudico pericoloso per la mia vita, per chi non ha voglia di agire, non ha voglia di incazzarsi, non ha voglia di cambiare le cose. Non esiste un cristiano sulla terra pronto a porgere l'altra guancia, non esiste un brav'uomo pronto a rinunciare al suo bene per il bene del prossimo quindi che la smettano di professare idiozie, la smettano con questa ipocrisia esacerbante. Sono stanco, sono stufo di sentirmi questo schifo intorno.
Aspetto una rivoluzione, per accodarmi, perche' sono pigro e perche' ho bisogno di una massa che mi trascini o sarei solo il solito "coglione" che vota a sinistra.

Scusatemi lo sfogo, ma sono INCAZZATO.

"Freedom House l'organizzazione fondata da Eleanor Roosevelt, ha classificato l'Italia semi libera per l'informazione. Unica nazione europea occidentale. Dietro di noi ci sono Corea del nord, Turkmenistan, Birmania, Libia, Eritrea. Ma non disperiamo, siamo in grado di raggiungerle grazie a giornalisti come Belpietro, Riotta, Mimun e a politici della statura di Boccone del Prete Franceschini e di (Musso)Fini.
Freedom House attribuisce la nostra posizione al controllo delle televisioni da parte dello psiconano. Non sono d'accordo. La libertà di espressione, di scrivere e di voler ascoltare la verità non dipende da un ometto senza principi. La responsabilità è degli italiani. Un popolo che, nella sua maggioranza, pagherebbe per vendersi. Un popolo simpatico, gioviale, senza pensieri. Con un udito sensibile. Il suono della verità gli fa male ai timpani. Con la memoria di un'ameba. Che dedica piazze e vie al latitante Bottino Craxi e tollera un corruttore professionista alla guida del Paese.
Testa d'Asfalto fa il suo mestiere. Vende la merce che gli italiani vogliono comprare. La dimenticanza è un tratto nazionale. Nessuno ricorda più nulla. Qui e ora, solo qui e ora è importante. L'informazione si nutre del passato, ma il passato in Italia non esiste. L'Italia vive in un eterno presente. La sua memoria è una spiaggia lavata senza sosta dalle onde del mare. Un Paese cinico, spesso servo, per un periodo luce del mondo. Un posto in cui si vive bene solo se si è già morti dentro. Un Paese senza coscienza di sè che forse non esiste. Un tunnel di morti ammazzati e dimenticati. In nessun Paese democratico nel dopoguerra c'è stata una strage di magistrati, di giornalisti, di poliziotti, di Carabinieri, di persone comuni, semplicemente oneste, come in Italia. E' stata una strage immane, un Vietnam d'Italia, lo documenta il Calendario dei Santi Laici. L'italiano non parla, non sente, non vede e odia l'informazione. Per informarsi e trarne le conseguenze dovrebbe mettere in discussione tutto, a partire da sè stesso e dal suo contributo alla vita sociale. Non vuole sapere, perchè sapere è pericoloso. L'italiano è barricato in suo fortino personale di convizioni, di miti, di balle, di televisioni. E' una questione di sopravvivenza. E' un malato terminale di democrazia che si illude di essere libero. L'italiano vive un incubo, ma riesce a trasformarlo in un sogno. Per lui tutto è possibile, l'importante è crederci. Disinformare per Credere. Freedom House ha anche fatto l'elenco dei "10 peggiori Paesi per essere un blogger". Sono: Myanmar, Iran, Siria, Cuba, Arabia Saudita, Vietnam, Tunisia, Cina, Turkmenistan e Egitto. L'Italia non c'è ancora, ma è solo questione di tempo. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.
"Se si scorre l'elenco dei Santi Laici, la prima reazione è un senso di vertigine. Un'impressione che si può provare solo di fronte all'abisso, al vuoto di un precipizio senza fine. Non è un semplice, e lunghissimo, elenco di omicidi di carabinieri, poliziotti, magistrati, politici, giornalisti, sacerdoti e cittadini. È un fiume di sangue che percorre la nostra Storia. Un massacro sul quale si fonda e vive la nostra Repubblica. Chiudete gli occhi e pensate a questi uomini e donne che hanno sacrificato la vita per lo Stato. E immaginate il loro ruolo nella guida della Nazione, se fossero ancora in vita. Borsellino presidente della Repubblica, Falcone ministro della Giustizia, Don Puglisi cardinale, Ambrosoli presidente del Consiglio, Fava direttore del Corriere della Sera. Poi aprite gli occhi e vedete la realtà desolante di prescritti, mafiosi, condannati in Parlamento e dell'informazione in mano ai loro servi. Vi chiederete perche', in così tanti, hanno dato la vita. Cosa li ha spinti. Io credo che la loro coscienza li abbia costretti a farlo. Non avevano semplicemente altra scelta. Non potevano voltarsi da un'altra parte. Molti sapevano di essere condannati. In questo simili al Cristo dei Vangeli che accettava il martirio, pur potendo sfuggirvi. Gli onesti sono tollerati solo se non denunciano il Sistema, quella galassia di criminalità organizzata, massoneria deviata e corruzione politica che governa l'Italia. Fino a ieri in modo occulto, oggi in modo sfacciato, plateale. Il Sistema agisce nei confronti degli onesti per gradi. Prima cerca di comprarli, poi li minaccia. Se fallisce, allora li isola e se questo non è sufficiente, dopo averli isolati, li uccide. L'isolamento da parte delle istituzioni e dei media è il campanello d'allarme. L'ultima chiamata. Centinaia di persone lo hanno sentito e hanno tirato dritto. A loro dovrebbero essere intitolate le vie e le piazze d'Italia. Quelle che i politici vogliono dedicare al latitante Bettino Craxi. Davanti a Montecitorio ci dovrebbe essere una lapide con i loro nomi in caratteri d'oro, in ordine alfabetico. Il mio augurio per il 2009 è di non lasciare perdere, di non lasciare più perdere nulla. Nessuno è al di sopra della legge e i delinquenti vanno chiamati solo con il loro nome. Non voltatevi più dall'altra parte, ma solo dalla vostra parte. I Santi Laici, da lassù, vi daranno una mano.

'No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perche' non ne avete più voluto sapere...'. Dalla lettera di Giacomo Ulivi, partigiano, assassinato dai fascisti nella Piazza Grande di Modena il 10 novembre 1944.""

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mer 3 settembre 2014
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