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ott18gio
Creta On The Road - prima parte
Di Silgmaris Silgmaris (in Viaggi, letto 27773 volte)

warning
ATTENZIONE!
Stai leggendo un articolo scritto 6007 giorni fa, le informazioni contenute potrebbero non essere aggiornate!!
Questa è la prima parte del racconto delle nostre vacanze a Creta; nei giorni seguenti pubblicheremo anche le seguenti!
Giungiamo poco prima di sera nel nostro alberghetto in cima ad una collina vista mare a Kato Stalos, pochi chilometri dopo Chania: Hotel Renieris, conduzione familiare, con colazione e piscina, camera pulita e veduta eccezionale e con l'unico neo di una strada piuttosto rumorosa a poche decine di metri di distanza, ma nulla di catastrofico. Lasciamo i bagagli, ci guardiamo in giro e poi riprendiamo la jeep per andare a cenare a Chania. Il caso vuole che la prima sera ci ritroveremo a fare la cena migliore di tutta la nostra vacanza in un bellissimo ristorantino nella zona vecchia ricavato in una vecchia fabbrica del sapone, distrutta da un incendio e rimasto a cielo aperto, con musica tipica cretese dal vivo. Una splendida serata allietata poi da una piacevole passeggiata nel bellissimo porticciolo di Chania dove, tra una moschea ed i ruderi superstititi dei bombardamenti della seconda guerra, si affacciano ristorantini e locali di ogni gusto.
La prima mattina non poteva che esser dedicata alla spiaggia, a pochi passi dall'albergo (in discesa per mezzo di una scalinata), spaziosa e libera, di arena scura, con mare pulito e limpido dalle lunghe onde basse. Qualche ora di relax al sole; non troppo esposti perche' ancora bianchi come due mozzarella (mia moglie no perche' si era già fatto un po' di mare, ma io si... decisamente!). Per pranzo decidiamo di tornare a Chania per visitare il mercato coperto, molto carino, turisticizzato ma con ancora angoli tradizionali, poi nel pomeriggio una passeggiata tra le chiese e i monumenti tipici della città e poi via di nuovo al mare... ma questa volta cambiamo! Andiamo a visitare la penisola di Chania e troviamo sulla nostra guida il nome di Stavros dove è indicata una bella spiaggia: in effetti la guida ha ragione, una baia circolare con una tranquilla spiaggia, in fronte ad un promontorio roccioso ci riserva anche uno splendido mare tranquillo e limpido. Un altro pomeriggio di mare e riposo e prima del crepuscolo rientriamo verso l'albergo fermandoci in uno dei milioni di minimarket lungo la strada per comprarci qualcosa da mangiare per la sera... e ceniamo sul balcone della camera difronte ad un tramonto mozzafiato...
La mattina del terzo giorno decidiamo di dedicarci alle montagne che tanti amici ci hanno consigliato di visitare, soprattutto le affascinanti gole che attraversano l'isola dai due lati in parecchie zone, sia ad ovest che ad est. Ci dirigiamo quindi verso l'altopiano di Omalos e da subito ci stupiamo come, nonostante il caldo, l'interno dell'isola sia decisamente verde, ricoperta di tanti oleandri e ulivi poi, lungo il tragitto scopriamo diversi pozzi da cui, evidentemente, i cretesi estraggono l'acqua per i loro campi, e spesso intorno a questi incontriamo nugoli di Kri-Kri, le simpatiche e piccole caprette locali. Simpaticissimo paesino lungo il tragitto in cui fermarsi a fare quattro passi è Laki, molto carino, caratteristico ed ospitale. Dopo un lungo tragitto tra le montagne, su strade impervie talvolta e perfette in altri tratti, raggiungiamo questo vasto altipiano ricoperto di uliveti e con poche case raccolte nel suo centro per poi giungere al suo lato sud-ovest da cui parte la Gola di Samaria, probabilmente la più nota, che prevede un percorso di circa 3 ore a piedi per raggiungere il lato opposto dell'isola difronte al Mar Libico. Qui giungono ogni mattina diversi pullman che abbandonano il loro carico di turisti per poi andarli a riprendere in prossimità di Hora Sfakion, dove arrivano via battello da Agia Roumeli, l'altro lato della gola. Noi invece non intraprendiamo il cammino in quanto impreparati con l'abbigliamento e perche' avremmo dovuto rientrare sempre a piedi per un percorso di circa 6 ore (va bene tutto... ma son pur sempre ferie!). Facciamo una piacevole sosta quindi sulle panchine in legno, in compagnia di tre locali, sotto un enorme albero di fichi e tempestati costantemente dal frinire delle infinite cicale cretesi. Rientriamo poi cercando percorsi alternativi sempre affascinati dal verde e dai panorami dell'entroterra. Giunti in prossimità di Chania decidiamo di andarci a rilassare in qualche spiaggia sulla sua penisola. Proviamo il lato est... ma a forza di spingersi sempre più in la, superando anche l'aeroporto militare, raggiungiamo l'ingresso dell'immensa discarica a cielo aperto di Creta... e fuggiamo via per tornare alla baia di Stavros che ci era tanto piaciuta il giorno prima dove ci rilassiamo fino a sera quando torniamo in albergo e ci dedichiamo un po' al piacere della piscina completamente vuota.
La mattina del quarto giorno raccogliamo le nostre cose e lasciamo questo piacevolissimo alberghetto dopo una lauta colazione, pagando quanto pattuito via internet alcune settimane prima e partiamo alla volta di Elefonisi (Elafonissi) senza sapere ancora che strada fare, dove dormire, dove mangiare...
Elefonisi in realtà non è una località ma solo una splendida spiaggia che unisce Creta ad il suo isolotto, meta di tutti i turisti della costa nord/ovest di Creta; infatti tutti ci hanno sempre consigliato di viverla fino alle 11.00 del mattino oppure dopo le 17.00 del pomeriggio in quanto, in quell'intervallo, è ricoperta di bagnanti chiassosi e caotici. Detto questo decidiamo di prolungare il nostro spostamento per visitare qualche località lungo il percorso e magari trovando altre spiagge dove fare il bagno per giungere a destinazione nel pomeriggio e dedicarci alla spiaggia solo quando il marasma si è allontanato. Decidiamo alla fine, sfogliando la nostra mappa dell'isola di percorrere le montagne passando per l'interno, raggiungendo quindi le località di Kaloudiana, Heretiana, Topolia, Vlatos su un piccola deviazione per evitare la strada principale e guardare il panorama da più in alto, Rogdia, Vathi e poi giù fino alla lunga spiaggia ciotolosa di Stomio dove ci fermeremo a gustare il vento in riva al mare prima di proseguire fino ad Elafonissi pochi chilometri lungo la costa. Raggiungiamo Elafonissi ancora troppo presto e infatti scappiamo via non appena notiamo la quantità di vetture e pullman parcheggiati in prossimità della spiaggia e decidiamo prima di procurarci una stanza dove dormire, lasciare i bagagli e tornare prima del crepuscolo. Proviamo prima un'affitta appartamenti ma ci chiedono troppo e quindi cerchiamo qualcosa di più tranquillo e troviamo un eccezionale albergo "Panorama" a Chrissoskalitissa (Hrissoskalitissa): 7 camere in un edificio in costruzione isolato e lontano dalla strada gestito da un ragazzino che avrà 15 anni e dal fratellino poco più piccolo. Superate le difficoltà con la lingua (io il greco non lo conosco e lui non parlava una parola di inglese) per capire se nel prezzo era inclusa o no la colazione... e con 25 euro ci danno una camera enorme, pulita, con bagno, frigo ma soprattutto un panorama mozzafiato sul mare da cui assisteremo ad un altro tramonto strepitoso e una stellata come viste raramente. Mentre ci prepariamo per la spiaggia e lasciamo i bagagli in stanza notiamo dal balcone che poco distante dall'albergo si scorge una piccola baietta che decidiamo subito dopo di raggiungere prima di andare fino alla spiaggia di Elafonissi. Praticamente a 200 mt dall'albergo troviamo quindi questa piccolissima baia circolare, scavata negli scogli e usata dai pescatori greci per attraccare le loro piccole barche e ci fermiamo in compagnia di una coppia di greci a fare il bagno e rilassarci poi all'ombra di un ombrellone di paglia con tavolino e panca facendo un po' di parole crociate... passate le ore più calde decidiamo quindi di chiudere la giornata di mare alla spiaggia di Elafonissi che raggiungiamo verso le 17.00 quando infatti inizia a svuotarsi... spiaggia vasta, lunga, su più lati, di arena rosa che si chiede gentilmente, tramite sobri cartelli in più lingue, di non rubare (ma che puntualmente troveremo qualche turista infilarsi in bottiglia!), acqua calda e limpidissima. Faremo più bagni a più riprese "pucciandoci" piacevolmente per rinfrescarci in questa vasca di acqua limpida e tranquilla per un paio di ore. Dopo aver mangiato sul terrazzo guardando uno spledido tramonto andiamo a fare una passeggiata al paesino poco distante dove scopriamo un affascinante Monastero che in teoria doveva esser chiuso ma che grazie alla "faccia tosta" di mia moglie riusciamo a visitare dopo un autoritario "Five Minutes!" del prete ortodosso che ne è custode. Si racconta che questo Monastero fu salvato dall'assalto dei turchi per intervento divino ed è visibile la nicchia da cui dovrebbe esser comparsa la spada che ha eliminato gli assalitori; la storia è comunque narrata su una lastra in marmo all'ingresso.
Ci addormenteremo serenamente osservando una indimenticabile stellata cullati dal vento e dalle sciabordio delle onde del mare...
Fine della prima parte!

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