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Il Sergente di Marco Paolini
Di Silgmaris Silgmaris (del 02/11/2007, in Saggezza, letto 27361 volte)
Vi ho già parlato tempo fa del mio innamoramento di Mario Rigoni Stern e ieri ne ho avuto nuovamente conferma.
Ieri su La7 (a cui va il mio infinito apprezzamento per una diretta straordinaria senza una interruzione pubblicitaria!) Marco Paolini ha rappresentato il suo Sergente. Un monologo ispirato al libro di Rigoni Stern con l'inserimento di riflessioni e alleggerimenti dello stesso Marco Paolini.
Due ore ininterrotte di storia, di saggezza, di sottili battute e commozione.
Due ore in cui La7 avrebbe potuto vendere pubblicità a prezzi astronomici.
Due ore di emozioni in una scenografia fredda e umida come la tana del Sergente sul Don.
Un pezzo di storia italiana, la ritirata dal Don nell'inverno del '43, un pezzo di sola storia italiana visto che per i Russi anche noi siamo stati vittime di quell'assurda invasione fascista. I Russi non ci ricordano come coloro che hanno cercato di invaderli, ma come quei disgraziati che morivano nella bufera cercando la strada di casa.

Conferenza Stampa di Marco Paolini prima della rappresentazione teatrale:


Un autore, un attore di teatro che coinvolge con la sua interpretazione un pubblico eterogeneo trattando tutto e vivendo le emozioni con tale bravura da far immaginare allo spettatore che lui stesso abbia vissuto in prima persona ciò che racconta.
Marco Paolini ha conosciuto la massima fama mediatica con l'opera sulla strage del Vajont e con i suoi brevi monologhi in collaborazione con Report, ma le sue opere come attore e regista sono innumerevoli e tutte degne di esser conosciute.

L'introduzione di Marco Paolini allo spettacolo Il Sergente


Durante lo spettacolo si può scorgere tra il pubblico lo sguardo profondo di Mario Rigoni Stern che al termine del monologo di Paolini, con poche parole, saprà strapparvi la commozione presentandovi un suo compagno di battaglia ritrovato decine di anni dopo quel tremendo ripiegamento.

Lo spettacolo è stato presentato dalla Cava Arcadi di Zovencedo (VI), ingresso gratuito per i pochi fortunati che hanno assistito a due ore di spettacolo senza interruzioni a circa 12°C. Il palcoscenico è stato montato a circa 900 metri dall'ingresso della cava pertanto gli spettatori hanno dovuto percorrere questo tratto sterrato muniti di torce elettriche.