Era quello che ci voleva. Triste pensare che questa "rivoluzione" stia nascendo per mano di un comico ma qualcuno doveva pur smuovere gli intestini di questa nazione sempre più adagiata sui suoi allori. Ho sempre sostenuto di aspettare una rivoluzione per accodarmici e questa di Beppe Grillo è proprio quella a cui intendo accodarmi. C'è bisogno di aria fresca tra le nostre istituzioni perche' non possiamo lamentarci per decenni e poi vederci costretti a votare sempre le stesse facce senza poter dare un vero voto a chi vogliamo noi (preferenza diretta). L'8 settembre 2007, con il V-Day è nata la V-Generation di cui spero di poter far parte. Ho scelto di riportare qui alcuni pensieri di Beppe Grillo e di personaggi che hanno commentato questo evento che potrebbe essere davvero una svolta per l'Italia.
Da BeppeGrillo.it: "La V-generation è nata in Rete. Una mail alla volta, un commento, un link, un trackback, un post, un forum, una chat. Migliaia di persone hanno potuto conoscersi, riconoscersi, incontrarsi. Discutere di politica vera, legata al lavoro, alla scuola, alla sanità, alla sicurezza, alla famiglia, all'acqua, all'energia. La Rete è il nuovo luogo della politica.
Sabato la V-generation è scesa in piazza per firmare una legge di iniziativa popolare. Si è materializzata, ma solo per chi la ignorava. Un momento di democrazia: una proposta di legge popolare. Cittadini hanno fatto la fila volontariamente, per ore.
Sono state raccolte SOLO 300.000 firme perchè sono finiti i moduli. Nelle piazze c'era almeno un milione di persone.
La V-generation è stata definita "Italia di merda" e "anti politica". Il popolo della V-generation è un'offesa vivente per i professionisti della politica. Un delitto di lesa maestà per molti giornalisti e intellettuali. Tutta gente (non precaria) che ha vissuto bene, molto bene in questi anni alle spalle del Paese.
Il milione di persone che è sceso in piazza, in modo composto, senza bandiere, senza il più piccolo incidente, dovrebbe essere ringraziato. E' la valvola di sfogo di una pentola a pressione che potrebbe scoppiare. Un momento di tregua per riflettere sul futuro di questo Paese.
La V-generation è aria pura, condivisione, futuro.
Gaber direbbe: "la libertà è partecipazione".
Milena Gabanelli (conduttrice di Report) commenta: "sabato sono arrivata tardi in piazza, ma abbastanza per godere di un avvenimento di cui avevo perso memoria. Così tanti giovani, e così partecipi di fatti che riguardano il disgraziato paese, non li vedevo da quando, proprio in questa città, ero studente, cioè dagli anni 70. Per me l'avvenimento era questo, la possibilità di coinvolgere generazioni che sembravano indifferenti a tutto, e che evidentemente non è vero. Li ho guardati farsi 40 minuti di coda per mettere la loro firma su un pezzo di carta che chiede a gente non più degna di rappresentarci di andarsene. Amo questa città, nonostante sia diventata vecchia e incapace, la amo perchè in un momento cruciale, ha aperto le porte e ha ospitato un evento scomodo e fastidioso. Per un giorno è tornata ad essere viva e ha saputo esporre il dissenso in modo pacifico e coinvolgente. Lo sanno tutti quelli che c'erano. Do atto a Cofferati (che non amo e ho sempre criticato) di aver capito che era giusto così. Avrei dovuto salire sul palco, ma non l'ho fatto perchè non è il mio posto,o forse anche per timidezza. La battaglia io la conduco in altro luogo, e con altre parole, ma è la stessa.
Vorrei che chi oggi polemizza cominciasse a riflettere sull'eventualità che un giorno a trascinare centinaia di migliaia di persone in piazza potrebbe esserci qualcuno di diverso da un comico. L'allarme è partito. Sarebbe meglio prenderlo sul serio e cominciare a porre rimedio sulle cause che esaltano gli animi e uniscono così tante persone...prima che sia troppo tardi."
E qui i primi cinque minuti del V-Day con l'arrivo di Beppe Grillo.
La cosa più incredibile è che Beppe Grillo non mi è affatto simpatico, eppure l'ho sempre stimato ed apprezzato. Dulcis in fundo: Emilio Fede... già l'idea di nominarlo qui mi fa venire la pelle d'oca... ma il giorno dopo l'ho sentito commentare il V-Day e... temo che se scrivessi qui cosa mi ha fatto pensare potrei rischiare qualche sua querela e quindi sarò molto contenuto nelle mie valutazioni ma, nel suo breve intervento nel suo programmino di intrattenimento pomeridiano, ha sminuito questa manifestazione con un'arroganza e dimostrazione d'inettitudine che dovrebbero farlo radiare dall'albo dei Giornalisti (se non l'hanno già fatto); minuscolo.