Era dicembre e mi stavo annoiando davanti alla TV della sera.
Per fortuna il programma di Fabio Fazio mi allietava in parte con i suoi ospiti e, terminata la solita nenia dell'eterna lolita dalla sconfinata sapienza Luciana Littizzetto, arriva uno scrittore in sala e si accomoda pacatamente sulla poltrona.E' Mario Rigoni Stern. Non ho idea di chi sia, non l'ho mai sentito nominare (forse il nome, qualcosa mi dice ma non ne sono certo) e non ne ho mai letto nulla.

Inizio ad ascoltare l'intervista e pian piano inizio a sentire un amore nascente nei confronti di quest'uomo: scopro del suo ultimo libro: "Stagioni" (ovviamente tutto esaurito quando mia moglie lo cerca per regalarmelo), scopro del suo passato di sergente in Russia, scopro della sua vita ad Asiago e del suo contatto armonioso con la natura. Scopro degli Urogalli di cui questo fantastico uomo ha scritto pure un libro. Scopro la sua realtà e scopro che fa parte delle mie fantasie (la sua realtà! Non lui!).

Ora stanno girando un film su questo personaggio che ha scritto il suo primo libro 54 anni fa, il suo diario di ritorno dal fronte Russo. Ora stanno cercando di riportare la luce dei suoi occhi sugli schermi. Le riprese del lungometraggio sono in corso in questi giorni ad Asiago e sull'Altopiano dei Sette Comuni. Si tratta di una pellicola legata al territorio nel quale l'autore del "Sergente nella neve" è nato e ha sempre vissuto, in un rapporto molto stretto con l'ambiente che lo circonda. Il film si intitolerà "Terra di un uomo".

Per chi volesse sapere qualcosa di più su questo autore vi consiglio almeno di leggere sulla WikiPedia.